ALICE CARBOGNIN FLOWER STYLIST
ALICE CARBOGNIN
La flower stylist e designer che hai sempre sognato
Facciamo due chiacchiere con Alice Carbognin, giovane Flower Stylist milanese, con una bellissima storia di famiglia alle sue spalle.
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Come nasce l’idea di diventare Alice Carbognin Flower Stylst?
L’idea nasce da un lungo processo personale e lavorativo, sono laureata in Scienze Politiche, ho fatto i lavori più disparati, tutte esperienze che hanno contribuito a crescere la mia consapevolezza di cosa volevo fare nella vita: portare avanti la tradizione di famiglia ed avere un’attività tutta mia.
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La tua famiglia : parlaci un po’ di loro e della tradizione floral alla base di questa bellissima storia tutta milanese.
La storia di Carbognin Fiori Milano inizia negli anni ’20, quando Carla Mancini, la mia bis-bisnonna, lascia il Veneto e con i figli decide di trasferirsi nella città di Milano.
Lì apre il suo primo negozio di fiori nel cuore pulsante della città, in via Montebello 7.
Da subito si impone come punto di riferimento cittadino per gli allestimenti floreali, lavorando con clienti prestigiosi come il Teatro alla Scala e le più importanti case di moda, editoria e design, tra cui Armani, Mondadori, Estee Lauder Vogue e Richard Ginori.
Il mio nonno e la mia nonna decidono di continuare la tradizione familiare aprendo un altro punto vendita nel 1961 in via Marciano 12, tutt’ora la sede di Carbognin Fiori. L’attività viene poi presa in mano dalla mia mamma, Anna Lucia Carbognin ed oggi risiede nelle mani di me, Alice, e mio fratello Marco. Con orgoglio possiamo affermare che siamo la 5° generazione di Carbognin in Milano.
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Quali sono i punti di forza del tuo team?
La lunga tradizione che ha cavalcato le mode di quasi un secolo, l’organizzazione aziendale e infine avere un’attività di famiglia in cui il senso di appartenenza e orgoglio sono motori unici e credo importantissimi.
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Segui nelle tue creazioni le tendenze moda oppure ti lasci ispirare dalla coppia e dall’ambiente?
La moda non va mai abbandonata ma credo sia fondamentale , per ogni progetto, partire dai desideri della coppia e dai luoghi in cui l’evento avrà luogo. Mi considero un interprete capace di mediare fra tutti i punti salienti che concorrono alla creazione del progetto floreale/artistico.
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Cosa ne pensi di coloro che usano il colore pantone annuale in ogni loro lavoro o progetto artistico?
Penso che se si sentono rappresentati da quel colore sia molto importante utilizzarlo, vicendevolmente penso che il colore pantone annuale non debba diventare una forzatura. Prima di tutto i propri gusti e stile!
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Secondo te esistono delle mode o tendenze del momento nel modo flower?
Certamente, in questo preciso momento lo stile nord-europeo, che rispetta la spontaneità, stagionalità e l’ambiente è molto presente e di moda anche qui da noi. Così come l’utilizzo di fiori secchi. In ogni caso ci tengo a sottolineare che la moda di un determinato prodotto si ripresenta negli anni, nessuno si inventa nulla di nuovo, sta solo al bravo professionista la capacità di creare qualcosa di unico e di stile per i propri clienti.
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Quando collabori con altri professionisti nel mondo matrimoni, quali wedding planner o banqueting, la tua vena creativa predomina oppure ti adatti ai diversi design che gli stessi ti propongono?
Direi 50% e 50%. Per creare un prodotto che risponda alle esigenze del cliente bisogna comunque andare in contro alla richiesta, ma dall’altro lato la mano, creatività e stile non si possono cancellare. Quindi parlerei di un adattamento con firma.
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Quanto credi nel design di un progetto, visto che oltre ad essere una floral stylist sei anche una wedding designer?
Credo molto nel design generale dell’intero progetto in quanto adoro l’armonia e l’equilibrio. Vi assicuro che, se un progetto viene seguito da un professionista dalla A alla Z, nella parte artistica e di design il risultato sarà superlativo in quanto vi è uno studio profondo e di insieme di tutti gli elementi. Il risultato sarà la bellezza che come da definizione è: “La qualità capace di appagare l’animo attraverso i sensi, divenendo oggetto di meritata e degna contemplazione.”
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Cosa ti senti di consigliare per quanto riguarda l’allestimento floreale e il design ad una sposa che ci legge.
Prima di tutto di scegliere qualcosa che rappresenti veramente sé stessi. In seconda battuta, ma ritengo molto importante, di scegliere un professionista con il quale prima di tutto si instauri un rapporto di empatia e fiducia reciproca. Per finire fatevi guidare dal vostro istinto nella scelta del fornitore e prima di sceglier il colore, i fiori e quant’altro scegliete la persona che svilupperà, allestirà e farà parte per sempre del vostro grande giorno.