L’ABITO DI NOZZE: GRACE KELLY E L’ABITO PER LA CERIMONIA CIVILE
L’ABITO DI NOZZE: GRACE KELLY E L’ABITO PER LA CERIMONIA CIVILE
Con l’avvicinarsi della nuova edizione di “SISPOSITALIA” dove protagonista assoluto sarà l’abito da sposa, vorrei raccontarvi la storia di un abito di una sposa meravigliosa: Grace Kelly.
L’abito però sarà quello delle sue nozze civili, celebrate il giorno prima di quelle religiose e di cui tutti ricordiamo il suo meraviglioso abito. Icona di stile ancora oggi, dopo 65 anni.
Un po’ di storia
I Reali Monegaschi seguendo i dettami del Codice Napoleonico, dovevano celebrare le loro nozze con due cerimonie ben distinte. Il rito civile ed il rito religioso.
Il rito civile si svolgeva nella Sala del Trono del palazzo dei Principi mentre il rito religioso presso la Cattedrale di Monaco.
E così fu anche per le nozze del Principe Ranieri di Monaco con Grace Kelly, la bellissima diva del cinema americano.
A Grace Kelly fu concesso il titolo di principessa consorte già al termine della cerimonia civile, il 18 aprile del 1956.
Le nozze civili: l’abito
Premessa fondamentale: entrambe gli abiti furono disegnati da Helen Rose, customista degli studios Metro-Goldwyn- Mayer. Casa cinematografica a cui era legata Grace Kelly, in qualità di attrice, e che donò gli abiti proprio come regalo di nozze alla futura principessa di Monaco.
Per la cerimonia civile Grace indossò un abito delicato in taffetà con ricco collo lavorato a rouches e con fiocco centrale. Nei capelli una piccola aureola di fiocchi di raso. La gonna era a corolla. Come da tradizione d’epoca e da galateo, la sposa indossava guanti bianchi e portava una pochette da polso simile ad un borsellino interamente ricoperta da un ricamo a crochet che raffigurava una scena bucolica.
Al ricevimento: il cambio d’abito, quello dimenticato
Ed è proprio l’abito del ricevimento intimo, tenutosi presso i giardini del palazzo, il vero protagonista della giornata, l’abito che tutti abbiamo dimenticato o che forse è passato inosservato, come le nozze stesse, vista l’attesa creata dai media per le nozze religiose.
Ma è proprio questo abito che rappresenta un dormiveglia che prepara al sogno.
Helen Rose, studiò per questa occasione un abito composto da una gonna e una giacca sagomata. Il colore era una delicata e raffinata sfumatura di rosa che univa il brillare della sfumatura champagne con l’opacità e l’effetto poudré del rosa antico. Il tessuto era il taffetà completamente ricoperto di pizzo Alençon, ricamato con fiori in rilievo. Per completare l’immagine era stato abbinato un cappello e un paio di guanti. Alla visione anche questo abito era molto principesco, ma perfetto nella sua sobrietà.